La condizione della donna e del bambino nel terzo mondo
Nei paesi del Terzo Mondo i bambini e le donne sono afflitti da soprusi e discriminazioni.
I dati elaborati dall’ILO attestano che 250 milioni di minori fra i 5 e i 14 anni lavorano, di cui 120 a tempo pieno e 130 a tempo parziale. Questi sono concentrati per lo più in Asia 61%, in Africa per il 32% e in America Latina per 7%.
I dati raccolti in un reportage nel 1998 attestano che nelle piantagioni dello Sri Lanka i bambini muoiono per intossicazione da pesticidi e per malattie come la malaria e il tetano, mentre in Asia (Indonesia e Filippine) è alto il numero dei decessi infantili per le conseguenze delle immersioni per dodici ore continuate in acque fredde perché impiegati nella pesca d’altura.
Altro fenomeno di sfruttamento dell’infanzia riguarda l’impiego dei fanciulli in guerra come mini soldati. E’ Saidu, un bambino della Sierra Leone rapito ad 11 anni per essere addestrato ad uccidere, a dare dettagli sulla sua esperienza di soldato bambino, come dice Monika Oettli.
La condizione femminile nell’infanzia, registra per la più forte violazione dei Diritti Umani. Nei paesi dell’area islamica, come lo Yemen, la donna è costretta a vivere segregata in casa, completamente sottomessa al marito e non gode di
diritti politici. Il racconto autobiografico di Zana Muhsen "Vendute" offre una lucida e cruda testimonianza.